Tenuta Roveglia

Questo meraviglioso paesaggio, che si tramanda da quattro generazioni, ora appartiene a noi, Sara, Vanessa e Babettli Azzone.
Io, Babettli, vi racconterò la loro storia. Una storia che parte da lontano.
Le origini della tenuta risalgono al 1404, quando la famiglia Roveglio acquistò terreni e cascine dal monastero di San Salvatore a Brescia (oggi Santa Giulia a Brescia).
Il nome è nato così, ma la nostra avventura vinicola è iniziata alla fine dell'Ottocento, quando il mio bisnonno Federico Zweifel lasciò il cantone di Glarona, in Svizzera, per trovare migliori condizioni di lavoro in Italia.
In Italia si innamorò del Lago di Garda, dove trovò una natura rigogliosa e un terreno fertile, adatto alla coltivazione della vite.

Federico Zweifel iniziò ad acquistare tenute e a convertire queste proprietà, spesso trascurate, in vigneti. Suo figlio Giusto, mio nonno, fece lo stesso e iniziò a produrre vino che inizialmente era destinato solo agli amici e ai clienti locali. Il metodo di produzione rimase quello tradizionale per molti anni, tramandato da una generazione di agricoltori all'altra.

Negli anni '80 si verificò un importante cambiamento quando mio padre Giovanni Felice Azzone, professore di Patologia Generale all'Università di Padova e membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei, assunse la gestione della Tenuta Roveglia dopo la morte di mio nonno.

Mio padre ha messo tutto il suo cuore e la sua anima in questa cantina: attività di ricerca e coraggio di innovare tecnologicamente.
La sua esperienza di scienziato a capo di laboratori riconosciuti a livello internazionale lo aveva convinto sempre di più che i migliori risultati si ottengono soprattutto attraverso l'ascolto e il dialogo tra tutti i collaboratori.
Grazie alla preziosa esperienza di Paolo Fabiani, attuale direttore dell'azienda e prezioso collaboratore di mio padre fin dall'inizio, è stata avviata una revisione dei metodi di produzione e l'introduzione di nuovi metodi e sistemi di vinificazione all'avan...