Indirizzo:
37035 San Giovanni Ilarione (VERONA), Italia Mostra sulla mappa Mostra in Places
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Telefono:
Sito web:
cantinamarcazzan.it
Recensioni vini:
CANTINA MARCAZZAN FABIO
Info:
TERRA NERA
La mia cantina sorge su un terreno di origine vulcanica, che per la sua acidità favorisce la vite dando origine ad un vino dai sentori unici, strutturati e persistenti. I miei vigneti crescono infatti tra pareti di colate laviche che fendono il paesaggio dando vita a vere e proprie opere d’arte naturali.
Un tempo infatti la viticoltura non era diffusa a “Valle” dove si preferiva coltivare il frumento. Sulle colline invece, principalmente per uso famigliare, era
prassi piantare le vigne, per lo più fatte con le famose vigne maritate. Già allora la vigna Durella faceva da padrona di casa. Tale viticultura cominciò con
l’arrivo dei Romani, ritroviamo poi in documenti locali (Statuti di Custozza) del 1292 una varietà detta «Duràsena», che doveva essere già molto diffusa e
da cui deriva l’attuale Durella.
Le vallate dei monti Lessini furono segnate anche dal passaggio dei Cimbri: popolo germanico che si insediò sui monti del Vicentino nel Medioevo.
I VIGNETI
I nostri vigneti più antichi sorgono ad un’altezza di circa 200 metri sul livello del mare e sono stati piantati circa settant’anni fa, in un terreno dove la semina era particolarmente difficoltosa.
Al tempo tutte le lavorazioni erano fatte a mano, ricordiamo ancora quando i nonni mettevano a dimora nel mese di Dicembre dei tralci, i cosidetti “selvatici”, per preservarli dal gelo in modo che l’anno successivo avessero germogliato e potessero essere innestati con la varietà Durella.I vigneti di nuova generazione sono stati messi a dimora nel 2018 in località Cattignano, una della 15 macrozone o CRU del territorio ad una altezza di 520 metri sul livello del mare, su un versante rivolto a sud-est per permettere un’ottimale esposizione ed escursione termica.
In questo CRU sono presenti substrati sia di origine vulcanica (vulcaniti, basalti di colata e colonnari) che calcarea (calcari Mesozoici),
dove soprattutto nei vecchi impianti si possono trovare tutte le tipologie di “Durella”. Inolt...
La mia cantina sorge su un terreno di origine vulcanica, che per la sua acidità favorisce la vite dando origine ad un vino dai sentori unici, strutturati e persistenti. I miei vigneti crescono infatti tra pareti di colate laviche che fendono il paesaggio dando vita a vere e proprie opere d’arte naturali.
Un tempo infatti la viticoltura non era diffusa a “Valle” dove si preferiva coltivare il frumento. Sulle colline invece, principalmente per uso famigliare, era
prassi piantare le vigne, per lo più fatte con le famose vigne maritate. Già allora la vigna Durella faceva da padrona di casa. Tale viticultura cominciò con
l’arrivo dei Romani, ritroviamo poi in documenti locali (Statuti di Custozza) del 1292 una varietà detta «Duràsena», che doveva essere già molto diffusa e
da cui deriva l’attuale Durella.
Le vallate dei monti Lessini furono segnate anche dal passaggio dei Cimbri: popolo germanico che si insediò sui monti del Vicentino nel Medioevo.
I VIGNETI
I nostri vigneti più antichi sorgono ad un’altezza di circa 200 metri sul livello del mare e sono stati piantati circa settant’anni fa, in un terreno dove la semina era particolarmente difficoltosa.
Al tempo tutte le lavorazioni erano fatte a mano, ricordiamo ancora quando i nonni mettevano a dimora nel mese di Dicembre dei tralci, i cosidetti “selvatici”, per preservarli dal gelo in modo che l’anno successivo avessero germogliato e potessero essere innestati con la varietà Durella.I vigneti di nuova generazione sono stati messi a dimora nel 2018 in località Cattignano, una della 15 macrozone o CRU del territorio ad una altezza di 520 metri sul livello del mare, su un versante rivolto a sud-est per permettere un’ottimale esposizione ed escursione termica.
In questo CRU sono presenti substrati sia di origine vulcanica (vulcaniti, basalti di colata e colonnari) che calcarea (calcari Mesozoici),
dove soprattutto nei vecchi impianti si possono trovare tutte le tipologie di “Durella”. Inolt...